Tra i primi tentativi di volo motorizzato, si ricorda il francese Victor Tatin che realizzò un modello con motore ad aria compressa azionante 2 eliche, legato con un filo di 15 metri e compì un volo stabile e circolare su una pista di legno a Chalias-Meudon nel 1879.
Attorno agli anni '40 del secolo scorso, con la disponibilità dei primi motori a scoppio, si sono diffusi i modelli in volo vincolato, F2.
Si tratta di modelli pilotati con un sistema di comando realizzato tramite due sottili cavi di acciaio; i modelli volano in cerchio attorno al pilota e quindi identificati con le sigle VVC o VCC (Volo Vincolato Circolare o Volo Circolare Controllato); in inglese si definiscono Control Line o all'americana U-Control.
U-Control sembra derivi dall'abbreviazione fonetica 'YOU CONTROL' cioè "tu lo piloti" anche se altri attribuiscono il nome alla manopola di comando, a forma di U; comunque il sistema fu inventato (e brevettato) dallo statunitense Jim Walker nell'immediato dopoguerra.
La American Junior Aircraft dello stesso Walker, promosse largamente l'attività aeromodellistica negli Stati Uniti diffondendo su larga scala aeromodelli per ragazzi ed i primi kit (scatole di montaggio) di aeromodelli per volo vincolato, che così si diffuse anche a livello mondiale grazie alla contemporanea produzione e disponibilità di micromotori, sempre più performanti.La prima categoria a vedere gareggiare gli aeromodellisti 'round and round' fu il confronto velocistico: l'odierna F2A-Velocità vede oggi modelli con motori da 2,5cm³ che raggiungono e superano i 300kmh.
La gara consiste nella massima velocità cronometrata su 1Km, con la possibilità di 3 o 4 prove; ogni volo impegna fisicamente il pilota per lanciare il modello alla velocità massima e controllarne il volo, girando poi su se stessi una dozzina di volte in meno di 15 secondi. E' una prestazione fisico/sportiva oltre che tecnica!
Durante la base cronometrata la manopola di comando è impegnata in una forcella rotante su un pilone fisso al terreno: in questo modo il raggio del cerchio di volo e quindi la distanza percorsa è fissa e certa, uguale per tutti, ed è anche impossibile 'tirare' il modello per aumentarne la velocità.
Ormai tutti i modelli da velocità sono asimmetrici, con una lunga e sottile ala all'interno del cerchio di volo, che carena i cavi di comando, la fusoliera è un sottile fuso che racchiude il motore e la marmitta, pipa a risonanza. Anche l'elica è asimmetrica, monopala, per favorire l l'efficienza ad oltre 40.000 giri al minuto raggiunti dai motori. I motori sono preparati e messi a punto con raffinatezza e precisione: le prestazioni derivano dal perfezionamento meccanico ed aerodinamico del sistema modello, motore, elica e dalla qualità del pilotaggio.
Dal confronto nell'esecuzione delle figure acrobatiche nacque la competizione di acrobazia, oggi categoria F2B.
Nonostante l'apparente limitazione del volo vincolato, i modelli possono eseguire -su una semisfera- looping (giri della morte), rovesciamenti e passaggi verticali, volo rovescio, otto orizzontali e verticali, ecc.: l'abilità dei piloti e le qualità di volo dei bellissimi modelli utilizzati fornisce un volo altamente spettacolare.
La gara consiste nell'effettuazione di un programma di figure acrobatiche, valutate da giudici con un punteggio moltiplicato per un coefficiente a seconda della difficoltà della manovra. Lunghi e costanti allenamenti sono indispensabili per 'pennellare' con grande precisione ed eleganza le varie manovre.
Le gare ad inseguimento hanno dato vita a varie categorie Racing, quella codificato ufficialmente è denominata F2C Team Racing.
In gara volano contemporaneamente 3 modelli -ciascuno condotto da un equipaggio (team) di meccanico e pilota- su un percorso di 100 giri pari a 10km, con almeno due rifornimenti intermedi.
Durante la corsa, i piloti guidano i modelli in sorpassi velocissimi ed atterrano presso la piazzola del proprio meccanico che afferra il modello al volo, rifornisce il serbatoio (della capacità massima di 7cm3) e riavvia il motore per riprendere l'inseguimento. Un atterraggio, rifornimento, riavvio e decollo si compie in soli 3-4 secondi, rendendo le gare molto spettacolari! La ricerca tecnologica e la precisione meccanica, la messa a punto dei mezzi e l'allenamento ed affiatamento richiesto ai membri di ogni equipaggio, uniti alle prestazioni ottenute, fanno definire questa categoria come la Formula1 dell'aeromodellismo.
I modelli sono tuttala in fibra di carbonio con motore 2 tempi ad autoaccensione (diesel) di 2,5cm3, la miscela è composta di petrolio/kerosene, etere ed olio di ricino e/o sintetico più vari additivi.
La giuria verifica che non avvengano scorrettezze ed ostruzioni durante il pilotaggio, e possono assegnare penalità e/o squalificare i concorrenti, mentre i giri percorsi ed il tempo sono verificati da addetti contagiri e cronometristi.
Infine il Combat F2D vede 2 modelli volare contemporaneamente con una lunga coda di carta: lo scopo è tagliare la coda dell'avversario, in veloci e strettissime evoluzioni per colpire o sfuggire al taglio. I modelli spesso si scontrano ed atterrano, ed i meccanici li riavviano o lanciano un modello di riserva.
I secondi di volo più 100 punti a taglio definiscono il punteggio per stabilire il vincitore di ogni confronto: nella gare si procede per più gironi, eliminando progressivamente chi perde 2 volte, fino alla finale tra i 2 migliori.
La gara appare spettacolare, sono richiesti riflessi e grande capacità di pilotaggio ai piloti, ed anche ai meccanici, per non perdere tempo e regolare al meglio i motori. Anche la tattica di gara è elemento di grande importante.
I modelli sono tuttala, robusti e di semplice costruzione, ma capaci di manovre acrobatiche e rapidissimi cambi di traiettoria.